Orto d’Asporto: l’innovazione ad impatto non è solo digitale
Da questo primo settembre ha avuto inizio il progetto “Orto da Asporto”, sviluppato dalla cooperativa sociale Esserci di Torino, che rappresenta un esempio di innovazione sociale approcciata secondo i criteri di inclusività e accessibilità. Quest’iniziativa, che ha portato alla creazione di un banco da mercato mobile, ha l’obiettivo di raggiungere varie comunità locali, proponendo prodotti di agricoltura sociale. Sebbene a prima vista possa sembrare un progetto semplice, “Orto da Asporto” è il risultato di un programma di innovazione tecnologica orientata al sociale – SocialTech4EU – che sfida le aspettative tradizionali. Spesso, programmi di questo tipo sono associati a startup tecnologiche che sviluppano app, piattaforme e marketplace, sostenute da acceleratori e venture capital. Tuttavia, SocialTech4EU, promosso da Fondazione Brodolini e Torino Social Impact, si propone di potenziare l’innovazione, la competitività e la sostenibilità delle imprese sociali e degli ecosistemi dell’economia sociale, con un’enfasi particolare sull’uso della tecnologia in ambiti sociali.
Nonostante il programma miri a favorire l’innovazione tecnologica nel sociale, “Orto da Asporto” potrebbe apparire come un elemento estraneo, essendo un prodotto fisico piuttosto che digitale. Questo potrebbe indurre a contrapporlo alla narrativa dominante dell’innovazione tecnologica, creando un dualismo tra innovazione sociale e tecnologica. Tuttavia, questa dicotomia rischia di confinare in una nicchia tutto ciò che non si allinea al mainstream. In realtà, “Orto da Asporto” è un esempio di innovazione ibrida, frutto della collaborazione tra designer di servizi del Consorzio Nazionale CGM, designer di prodotto dello IUAV di Venezia, operatori e utenti della cooperativa Esserci. Il progetto ha portato alla creazione di un “e-bancone”, un dispositivo che combina una tecnologia costruttiva avanzata e un modello gestionale innovativo, integrando risorse digitali per supportare le capacità cognitive dei lavoratori con disabilità in ogni fase del lavoro, dalla preparazione alla vendita, fino al trasporto.
Oltre a essere uno strumento funzionale, l’e-bancone è anche un mezzo di comunicazione, dotato di tecnologie che permettono la diffusione di contenuti multimediali legati alla filosofia di Esserci, ai suoi valori e alla promozione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per l’inserimento lavorativo di persone vulnerabili. Il progetto include anche un sistema digitale di ordinazione e consegna, che può essere attivato online o direttamente presso l’e-bancone, ampliando così l’accessibilità e la visibilità dei prodotti offerti.
In sostanza, “Orto da Asporto” rappresenta una nuova piattaforma dove il digitale gioca un ruolo importante, non come elemento centrale, ma come strumento che trasforma il modo in cui il valore viene creato e distribuito. Piuttosto che concentrarsi sull’estrazione del valore, il progetto punta alla condivisione, creando un modello innovativo che sfida le convenzioni del mercato tradizionale. Questo approccio orientato alla condivisione non è un dettaglio secondario, ma il cuore di un progetto che, partendo da un semplice banco da mercato, ridefinisce i confini dell’innovazione sociale attraverso l’uso consapevole della tecnologia.