Innovazione nel processo produttivo. Nuovo fondo PMI Finpiemonte
di Fabio Revelant
Nel 2015 la Giunta della Regione Piemonte istituiva il Fondo rotativo di finanza agevolata “Fondo PMI” da destinare al finanziamento di programmi organici di investimento delle MPMI finalizzati ad introdurre significative innovazioni nel processo produttivo tali da trasformarlo radicalmente al fine di adeguarlo all’introduzione di nuovi prodotti o per renderlo comunque più efficiente. L’agevolazione consisteva in un finanziamento a tasso zero per il 50% dell’investimento (al netto di alcune premialità).
Sulla base dell’andamento della misura, con riferimento ai primi 2 anni di operatività, gli enti regionali hanno ritenuto però necessario apporre alcuni correttivi sui criteri e sulle modalità dell’agevolazione al fine di cercare di rendere lo strumento più attrattivo nei confronti delle aziende, anche in relazione alla presenza di misure agevolative nazionali aventi alcune caratteristiche analoghe allo strumento in oggetto (in primis Nuova Sabatini).
In particolare si è deciso di:
- incrementare dal 50% al 60% la percentuale di finanziamento agevolato erogato con risorse POR FESR, incrementabile fino al 75% a seguito del conseguimento di determinate premialità;
- prevedere quale forma di agevolazione aggiuntiva un contributo in forma di abbuoni parziali di interessi, calcolati in base agli interessi passivi previsti dal piano di ammortamento della banca cofinanziatrice.
Con questi presupposti, dopo una sospensione di qualche mese (lo sportello era stato chiuso nel mese di ottobre 2018), dal 25 gennaio 2019 è di nuovo possibile presentare le domande su questa misura che può ora vantare un’attrattività sicuramente maggiore e soprattutto per un ventaglio più ampio di copertura di investimenti complessi.
Tuttavia qualche criticità sui parametri di ammissione per le Start-up e per le NewCo rimangono.
Come indicato in risposta ad alcune FAQ, per poter ottenere le agevolazioni previste dal bando, è fondamentale che si dimostri un’innovazione rispetto ad un processo produttivo preesistente; perciò l’azienda Start-up potrà beneficiare del finanziamento solo se ha già dei processi produttivi in atto.
Invece per ipotizzare l’ammissibilità all’agevolazione di una Newco devono dimostrare di essere imprese neocostituite tramite conferimento di ramo d’azienda o comunque i cui soci (ad esclusione delle persone fisiche) siano società con processi produttivi attivi e consolidati.
Condizioni sicuramente non così frequenti ma che lasciano comunque un possibile spiraglio.
SOGGETTI BENEFICIARI
Possono accedere al Fondo e richiedere l’agevolazione le Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) che abbiano la sede o l’unità locale interessata dall’intervento entro il territorio della Regione Piemonte, incluse:
- MPMI neo costituite, purché dimostrino di avere un processo produttivo attivo oppure siano costituite tramite conferimento di ramo d’azienda o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati;
- cooperative di produzione e lavoro aventi dimensione di MPMI (ad esclusione delle Cooperative Sociali di servizi alla persona di cui alla tipologia A della l. 381/91”Disciplina delle società cooperative sociali”);
- consorzi di produzione, Società Consortili (aventi dimensione di MPMI e in quanto beneficiari diretti ed esclusivi dell’agevolazione), ad esclusione dei Consorzi di tutela e dei Consorzi di servizi;
LINEE DI INTERVENTO
Sono previste due linee di intervento:
Linea A – progetti di importo minimo pari a € 50.000 – Linea riservata alle Micro e Piccole imprese
Linea B – progetti di importo minimo pari a € 250.000 – Linea riservata a Micro, Piccole e Medie imprese
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Gli investimenti, che devono essere avviati dopo la presentazione della domanda telematica, devono riguardare l’acquisizione di attivi materiali e/o immateriali finalizzata alla diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
I costi ammissibili sono:
- acquisto di impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, strumentali al progetto di innovazione e classificabili nell’attivo dello Stato Patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4. Rientra in questa categoria anche l’acquisto in proprietà di software strumentali al progetto di innovazione e classificabili nell’attivo dello Stato Patrimoniale alle voce B.I.3;
- installazione e posa in opera degli impianti (a titolo di esempio le opere elettriche ed idrauliche), ivi incluse le opere murarie, di esclusivo asservimento degli impianti/macchinari oggetto di finanziamento nel limite del 20% degli investimenti ammessi di cui al precedente punto 1
- servizi di consulenza e servizi equivalenti nel limite del 20% del totale delle spese ammissibili, acquisiti da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione che non comporti elementi di collusione. Tali servizi devono essere utilizzati esclusivamente ai fini della realizzazione del progetto di innovazione. Essi comprendono anche i servizi di consulenza gestionale, di assistenza tecnologica, di trasferimento di tecnologie, consulenza in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale e di accordi di licenza, consulenza sull’applicazione delle norme. Sono esclusi i servizi continuativi o periodici, quelli legati all’esercizio ordinario dell’impresa e connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale e la pubblicità
- acquisto di licenze, brevetti, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto di innovazione (nel limite del 10% dell’importo totale ammesso), classificabili nell’attivo dello Stato Patrimoniale alle voci B.I.3 e B.I.4.
Gli attivi immateriali acquistati devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
- essere utilizzati esclusivamente nello stabilimento destinatario degli aiuti;
- essere ammortizzabili;
- essere acquistati a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
- figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa beneficiaria dell’aiuto per almeno 5 anni;
- figurare all’attivo dell’impresa beneficiaria dell’aiuto e restare associati al progetto per cui è concesso l’aiuto per almeno 5 anni.
Non sono ritenuti ammissibili: - i beni usati;
- le opere murarie generiche o non strettamente riconducibili a macchinari ed attrezzature finanziati nel progetto;
- i costi relativi a commesse interne o in cui vi siano legami societari o mediante amministratori;
- acquisto di beni in leasing; di norma, beni il cui singolo valore sia inferiore a 500 euro;
- l’IVA, a meno che risulti indetraibile per l’impresa, e qualsiasi onere accessorio, fiscale o finanziario;
- le spese in economia;
- beni equiparabili a materiali di consumo, scorte o minuteria;
- le spese di manutenzione ordinaria.
PREMIALITA’ E MAGGIORAZIONI
È prevista una maggiorazione dell’entità dell’agevolazione qualora si verifichi una delle seguenti condizioni aggiuntive rispetto alle finalità generali del bando:
- il destinatario finale risulti in possesso del rating di legalità attribuito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM);
- l’investimento comporti un miglioramento delle prestazioni ambientali del ciclo produttivo, in particolare con riferimento a: I. diminuzione delle emissioni in atmosfera; II. diminuzione delle emissioni nei corpi idrici; III. razionalizzazione dei consumi idrici; IV. miglioramento del ciclo dei rifiuti; V. sostituzione e/o eliminazione, sia nei prodotti che nei processi produttivi, di sostanze pericolose; VI. impiego di “materie prime seconde” in sostituzione delle materie prime.
- l’investimento comporti un miglioramento dell’efficienza energetica nel ciclo produttivo, quantificabile in termini di energia primaria risparmiata in un valore uguale o superiore a 0,7 kWh per ogni euro investito e parametrato alla capacità produttiva preesistente.
- l’investimento comporti un miglioramento del livello di sicurezza nei luoghi di lavoro superiore agli standard obbligatori, attraverso la sostituzione di macchinari non marchiati CE con macchinari marchiati CE o mediante l’introduzione di nuovi macchinari che portino ad un miglioramento del livello di sicurezza documentabile. In entrambi i casi, di norma, il nuovo macchinario deve avere un valore pari o superiore al 50% del totale progetto ammesso e rendicontato.
È possibile richiedere la maggiorazione prevista alle lettere B e C anche se l’investimento prevede l’aggiunta di un macchinario al processo produttivo e conseguentemente un aumento in valore assoluto del consumo energetico/idrico del processo produttivo, a condizione che il macchinario in questione rispetti i requisiti previsti dal bando.
TIPOLOGIA ED ENTITA’ DELL’AGEVOLAZIONE
Le agevolazioni consistono in un prestito agevolato ed un contributo per abbuoni di interessi.
Prestito agevolato di importo fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e con le seguenti caratteristiche: 60% fondi regionali, a tasso zero (con un limite massimo di € 850.000); 40% fondi bancari, alle condizioni previste da apposite convenzioni stipulate dagli istituti bancari con Finpiemonte S.p.A.
Nel caso in cui l’intervento benefici di una o più delle maggiorazioni previste, e nei limiti consentiti in termini di intensità di aiuto (massimali ESL), il prestito sarà strutturato come di seguito:
75% fondi regionali, a tasso zero (con un limite massimo di € 1.000.000);
25% fondi bancari, alle condizioni previste da apposite convenzioni stipulate dagli istituti bancari con Finpiemonte S.p.A.
Contributo in forma di abbuoni di interessi. L’importo del contributo è pari al montante degli interessi maturandi sulla quota bancaria risultante da un piano di ammortamento di durata pari a quello deliberato dalla banca cofinanziatrice, sviluppato ad un tasso fisso convenzionale
pari al 2,75% e comunque per un importo non superiore al 75% degli interessi effettivamente dovuti alla banca co-finanziatrice, nel limite massimo di € 50.000 per impresa.
Nel caso al destinatario finale venisse riconosciuta una o più delle maggiorazioni previste, e pertanto la quota di fondi regionali venisse incrementata fino al 75%, il suddetto contributo potrà essere riconosciuto per un importo non superiore al 90% degli interessi effettivamente dovuti alla banca co-finanziatrice, fermo restando la modalità di calcolo e il limite massimo di € 50.000 per impresa.
All’agevolazione si applicano i seguenti limiti in termini di Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL):
DURATA DEL PROGETTO
I progetti finanziati dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione del prestito agevolato. Di norma è ammissibile una sola proroga motivata della durata massima di 6 mesi.
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande devono essere inviate via Internet, a partire dalle ore 9.00 del 25/01/2019, compilando il modulo telematico, procedendo all’upload e contestuale invio della domanda, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante o del soggetto delegato interno all’azienda con poteri di firma, unitamente a tutta la documentazione obbligatoria.