Alla scoperta dell’inclusione finanziaria con PerMicro
Un argomento di grande attualità nel campo della finanza innovativa è senz’altro il microcredito, uno strumento prezioso che contribuisce non poco a favorire l’inclusione sociale e soprattutto finanziaria.
Per approfondire l’argomento ne abbiamo discusso con Mauro Manca, direttore commerciale e responsabile della promozione di PerMicro.
D: Per incominciare, ti chiedo di presentarti e raccontarci qualcosa di te…
M: Certamente. Io mi occupo della direzione commerciale e promozione di PerMicro, una delle maggiori realtà italiane ed europee a livello di microcredito. Sono ormai oltre 2 anni che faccio parte di questa realtà e sono molto soddisfatto di poter lavorare in questo settore. Arrivando da BNL, la cui partnership con PerMicro è stata essenziale perché potessi intraprendere questa strada, ho trovato davvero stimolante poter fare tesoro di quanto appreso lavorando in banca, carriera che ha impegnato tutta la mia vita lavorativa, e di metterlo al servizio di un fine nobile come generare un impatto sociale sul territorio concreto e misurabile.
D: Viene naturale domandarti a questo punto cosa faccia PerMicro e cosa sia il microcredito.
M: PerMicro è una realtà unica nel panorama italiano e di rilievo sul panorama europeo. Come il nome suggerisce, si occupa di fornire crediti e microcrediti a famiglie ed piccole imprese che non avrebbero i requisiti per accedere agli strumenti finanziari tradizionali, concessi da banche e istituzioni finanziarie. Quindi l’obiettivo di PerMicro potrebbe essere riassunto nell’inclusione finanziaria dei soggetti più fragili (detti “non bancabili”); ma PerMicro non si limita a fornire prestiti, una parte della nostra attività infatti è incentrata sul fornire consulenze a supporto di coloro che desiderano avviare una nuova attività, sviluppare la propria microimpresa, oppure gestire al meglio il proprio bilancio famigliare in presenza di una necessità finanziaria. Chiaramente l’obiettivo principale di PerMicro diviene a questo punto generare impattosociale attraverso l’inclusione finanziaria: per poterlo raggiungere il mantenimento di un equilibrio finanziario ed economico è ovviamente importante per permettere all’azienda di proseguire nella sua attività. Infatti uno dei più importanti tra i documenti che redigiamo è il bilancio di sostenibilità, uno strumento che registra e attesta proprio l’impatto generato sul territorio, lavorando su indicatori oggettivi e dimostrando la piena trasparenza dell’attività, oltre che il raggiungimento dei vari obiettivi prefissati.
Al momento PerMicro vanta 22 filiali in 15 regioni italiane: l’ultima filiale inaugurata è stata quella di Lamezia Terme, un contesto ad alta esclusione finanziaria, particolarmente penalizzante per i cittadini. Uno dei nostri obiettivi è infatti quello di portare il nostro lavoro anche nelle aree più svantaggiate per aiutare il maggior numero possibile di persone ed imprese al fine di avere un impatto positivo sotto il profilo occupazionale
D: Molto interessante. Il mondo dell’imprenditoria è evidentemente tra i vostri target principali e dunque sarai senz’altro molto informato su criticità e vantaggi di fare impresa in Italia. Ora, dato che siete attivi anche a Torino, voglio domandarti cosa pensi della situazione di chi vuole aprire un’attività in Italia e a Torino?
M: Non solo siamo attivi a Torino, ma questa è anche la città che ha dato i natali a PerMicro e dove è presente la nostra Sede centrale. Ebbene per fare impresa, a Torino come ovunque, i soldi non bastano. È fondamentale infatti poter contare su persone competenti ed in grado di fornire adeguati supporti consulenziali per cogliere al meglio tutte le opportunità e affrontare le criticità collegate all’avvio di un’impresa. Il nostro obiettivo principale è di supportarle nella fase iniziale, in modo che abbiano tutti i requisiti necessari in futuro a chiedere nuovi finanziamenti attraverso i canali tradizionali, più propensi ad investire in attività consolidate.
Per realizzare questi obiettivi un elemento chiave, rispetto al quale Torino rappresenta uno dei migliori esempi in Italia a parer mio, è il fare rete. Non a caso siamo inseriti in un circuito chiamato Torino Social Impact che raggruppa molte realtà del settore e porta avanti l’idea che ci sia una necessità di agire coralmente, associando le diverse realtà del territorio per generare un impatto concreto e duraturo. Lavorando per PerMicro ho avuto modo di osservare come l’approccio al modo di fare impresa sia differente nei diversi territori, riflettendo in un certo qual modo lo spirito della comunità che lo abita. A mio modo di vedere quello torinese è particolarmente efficace perché è inclusivo non solo nel fine , ma anche nei modi, coinvolgendo l’ampia rete di associazioni di cui si parlava poc’anzi.
D: Possiamo dire insomma che, come recita il famoso motto, più che offrire un pesce alle persone il vostro obiettivo è quello di insegnar loro a pescare. Finora tuttavia abbiamo parlato di PerMicro al passato e al presente, ma che cosa vi riserva il futuro?
M: Abbiamo molti progetti per il futuro, sicuramente tra le nostre principali linee guida c’è una particolare attenzione all’imprenditoria femminile e giovanile, spesso penalizzate dall’assenza di storico creditizio, uno degli elementi essenziali per poter accedere al credito tradizionale; il tutto senza però venir meno rispetto ai nostri progetti dedicati alle famiglie, sia italiane che migranti, da sempre oggetto di attenzione da parte di PerMicro Tutti questi elementi sono uniti da un comune denominatore che è l’attenzione verso le tematiche di sostenibilità ambientale, su cui stiamo investendo sia in termini di prodotti che di formazione interna dei nostri dipendenti.