Trapianto col drone
Il cielo di Torino ha ospitato, il 1° ottobre, un evento innovativo per la sanità: il primo volo sperimentale con drone dedicato al trasporto di organi e materiale biologico. Il test si è svolto su un tragitto di 500 metri in linea d’aria tra due strutture dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino: la piattaforma dell’elisuperficie del CTO (Centro Traumatologico Ortopedico) e la Palazzina di Genetica delle Molinette.
Il drone ha effettuato il tragitto in modalità di navigazione automatica, sorvolando un tratto urbano e il fiume Po. A bordo, una capsula tecnologica appositamente progettata per trasportare campioni biologici in condizioni ottimali di sicurezza e stabilità.
Questo volo rappresenta un passo importante del progetto INDOOR – usINg Drones fOr Organ tRansportation, promosso dalla Fondazione DOT Onlus – Donazione Organi e Trapianti. Il progetto è realizzato in collaborazione con partner istituzionali e tecnici, tra cui il Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta, il PIC4SeR del Politecnico di Torino, l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Università degli Studi di Torino, la Città di Torino, il Centro Nazionale Trapianti, ENAC, Mavtech e la startup ABzero, che ha brevettato un contenitore sensorizzato per il trasporto di organi e materiali biologici.
“L’uso dei droni nel trasporto di organi e materiale biologico rappresenta una svolta cruciale per la scienza medica e, soprattutto, per i pazienti in attesa di trapianto – ha dichiarato Mauro Rinaldi, Presidente della Fondazione DOT e Direttore del Centro Trapianti di Cuore e Polmone delle Molinette. – Questo sistema riduce tempi e rischi legati al trasporto, superando le difficoltà della viabilità urbana e offrendo maggiore velocità e sicurezza”.
Rinaldi ha sottolineato come il progetto sia il risultato di una collaborazione sinergica tra molteplici enti. “Siamo orgogliosi di aver avviato questa sperimentazione presso la Città della Salute, leader in Italia per l’attività di trapianto, e di contribuire a innovazioni che migliorano la medicina e la qualità della vita dei pazienti”.
Il volo del 1° ottobre rappresenta solo l’inizio di un percorso di test che perfezionerà il sistema di trasporto per il suo utilizzo reale. Nei prossimi mesi saranno effettuati ulteriori voli per ottimizzare sia la tecnologia del drone sia quella della capsula di trasporto.
L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, ha elogiato l’iniziativa, sottolineando come l’impiego della tecnologia e dell’intelligenza artificiale nella sanità permetta di migliorare l’efficienza dei servizi e di ampliare l’accesso alle cure. “Progetti come questo rendono la sanità piemontese più performante e capace di raggiungere un numero maggiore di persone”.
Il progetto INDOOR si pone così come un esempio concreto di come tecnologia e innovazione possano rivoluzionare il settore sanitario, offrendo nuove possibilità per salvare vite e ottimizzare i processi di trapianto.