Torino alla conquista dell’aerospazio
Sono ormai mesi che si vocifera di un’importante novità per la nostra città ed ora è ufficiale: a novembre prenderanno il via i lavori per la “Città dell’Aerospazio” che verrà realizzata ai limiti occidentali della città.
Una fondamentale tappa questa verso una città più innovativa che vedrà gli ampi spazi industriali in buona parte dismessi tra corso Francia e corso Marche trasformarsi in un ambiente moderno e all’avanguardia, in grado di ospitare nuovi laboratori di Leonardo, che già contribuisce con 1,3 miliardi di euro al PIL del Piemonte, spazi dedicati alla ricerca del Politecnico, una delle più grandi eccellenze della città ed in costante espansione, ma anche nuove sedi di Thales Alenia Space, Altec e molto altro. Questo progetto potrà spiccare il volo principalmente grazie agli ormai consueti fondi del PNRR, a cui si aggiungono però ben 15 milioni dalle casse della Regione Piemonte, ed un ulteriore contributo non ancora noto nei dettagli (sarà comunque superiore al milione) da parte dell’Unione Industriali, che si è espressa così sul progetto:
“Vogliamo essere parte attiva di un’iniziativa unica e straordinaria, che attirerà risorse per quasi un miliardo di euro, di cui siamo entusiasti, ma è importante partire entro l’anno. Ma noi ci saremo, come azionisti: non possiamo ancora parlare di cifre, visto che serve una delibera che sarà ufficializzata nei prossimi giorni, ma non sarà irrisoria”.
Paiono quasi fuor di dubbio le ricadute positive sull’economia locale, oltre all’ovvia riqualificazione del quartiere, sono già molte infatti le aziende, sia grandi che piccole, che lavorano in Piemonte a stretto contatto con la realtà dell’aerospazio, in totale tra colossi e PMI si calcolano oltre 300 aziende connesse con il settore, ben 20.000 addetti e un giro d’affari da 7 miliardi.
Sull’argomento è intervenuto anche Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che garantisce su un rapido inizio dei lavori:
“Entro la fine del 2023 inizieranno i lavori della Città dell’Aerospazio che la Regione sostiene con un investimento di 15 milioni di euro. Sono in corso – da parte del Politecnico e, per propria competenza da parte di Leonardo Spa – le verifiche tecniche che consentiranno di avviare i lavori in autunno, mi auguro proprio nei giorni in cui Torino sarà capitale dell’aerospazio con gli Adm Aerospace and Defence Meetings 9° edizione all’Oval Lingotto 28-30 novembre 2023 di cui Leonardo è protagonista strategico, come altre aziende della filiera piemontese”.
Ma non poteva mancare anche il commento del primo cittadino, Stefano Lo Russo:
“Siamo in una fase unica, Torino è sempre ripartita più forte dalle crisi e oggi siamo alla svolta, dopo pandemia e crisi energetiche anche per le risorse che arriveranno dal PNRR e con progetti che dovranno essere messi in campo entro il 2026 e che cuberanno per 2,6 miliardi di euro. Ma accanto ai soldi, anche risorse umane e formazione sono la nostra cifra caratterizzante e dovranno esserlo in futuro. Siamo a un passaggio storico epocale ed è sano avere scadenze, anche stringenti e non prorogabili. Solo così si tiene il passo e si corre, anche se ci obbliga a uno sforzo supplementare. Siamo nelle condizioni di poterlo fare e ne va del nostro orgoglio nazionale”.
Non sono tra l’altro da escludersi anche ricadute turistiche per Torino: secondo Alberto Cirio è infatti probabile che la possibilità di vedere dal vivo satelliti, navicelle e aerei militari all’interno del futuro Museo della Scienza e della Tecnologia Aeronautica possa attirare curiosi da tutta Europa. Anche se ovviamente ciò che sarebbe davvero opportuno attirare sono i cervelli, quegli stessi che da anni disertano verso le più promettenti prospettive di altri Stati occidentali, lasciandoci col cerino in mano. Ed è proprio da queste menti che potrebbe partire la rinascita della città.