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Energia X le imprese

EFFICIENZA ENERGETICA PER TUTTE LE IMPRESE PIEMONTESI

La situazione di instabilità internazionale inasprita dalle conseguenze della guerra sul fronte Russia Ucraina hanno avuto importanti ripercussioni sui costi e gli approvvigionamenti delle componenti energetiche per tutte le imprese, rendendo necessarie strategie mirate per il contenimento o, dove è possibile, per il ribaltamento, di tali costi eccezionali.

A seguito dell’approvazione del nuovo Programma Regionale che copre fino al 2027, avvenuto solo pochi mesi fa, nel mese di ottobre 2022, la misura rivolta ad agevolare i programmi di efficienza energetica nelle imprese piemontesi si conferma strategica nel panorama degli incentivi regionali. Il Piemonte infatti attribuisce all’efficienza energetica, in sinergia con la promozione delle energie rinnovabili e le buone performance già ottenute in passato, una priorità strategica in quanto nell’ambito dell’impegno globale verso una transizione energetica sostenibile intende contribuire al conseguimento degli sfidanti obiettivi europei che si inseriscono nel quadro più generale del Green Deal Europeo o della Renovation Wave Strategy.

Costruita su un modello normativo abbastanza noto, conferma le caratteristiche salienti delle versioni degli anni precedenti, è una delle prime misure che vede la luce e soprattutto è dotata di uno stanziamento capiente che consentirà, presumibilmente, il soddisfacimento di tutte le richieste che perverranno durante l’intero periodo di apertura dello sportello.

FINPIEMONTE – Programma Regionale Piemonte FESR 2021/2027 – Efficientamento energetico e promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese

Il bando intende promuovere la riduzione/razionalizzazione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e la diffusione delle fonti rinnovabili, attraverso due azioni:

  • Azione II.2i.2 Efficientamento energetico nelle imprese
  • Azione II.2ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese

Soggetti beneficiari e ambiti territoriali

I destinatari finali potranno rientrare in una delle seguenti categorie:

  1. Micro Piccole Medie Imprese (MPMI);
  2. Grandi imprese (GI).

Possono richiedere l’agevolazione le imprese non identificabili come “imprese in difficoltà”, che al momento della presentazione della domanda abbiano i seguenti requisiti:

  • siano Iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio da almeno 2 anni e abbiano almeno 2 bilanci chiusi e approvati;
  • abbiano la sede o un’unità locale interessata dall’intervento ubicata e operativa in Piemonte oppure si impegnino a averla entro il momento del primo pagamento relativo all’aiuto concesso;
  • non siano in liquidazione volontaria e non siano sottoposte a procedure concorsuali;
  • siano in regola rispetto agli obblighi previsti dalle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali;

Ambiti di intervento

Gli interventi finanziabili devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla diagnosi energetica eseguita sulla base dei dati di consumo dei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, secondo le specifiche del D.Lgs. 102/2014.

Per ogni Azione, la stessa impresa può presentare una sola domanda di agevolazione.

Il termine per realizzazione degli interventi è di 24 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

Investimenti ammissibili

Gli interventi ammissibili sono ricompresi nelle 2 azioni di intervento suddivisi ciascuno in 5 linee di intervento:

Azione II.2i.2 Efficientamento energetico nelle imprese:

  1. installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  2. interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e utilizzo efficiente dell’energia;
  3. interventi di efficientamento energetico di edifici delle imprese;
  4. installazione di sistemi di building automation connessi agli interventi di efficientamento;
  5. sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico, compresa l’eventuale ingegnerizzazione di nuove linee di produzione efficienti.

Dimensione del progetto: MPMI min € 80.000, max € 3.000.000 (Iva inclusa), Grandi Imprese min € 500.000 max € 5.000.000 (Iva inclusa)

Azione II.2ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese (finalizzati all’autoconsumo)

  1. installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, alimentati da fonti rinnovabili;
  2. installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare-fotovoltaica;
  3. installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica attraverso lo sfruttamento dell’energia dell’ambiente, geotermica, solare termica o da biomassa;
  4. produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile;
  5. sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia prodotta di media e piccola taglia.

Dimensione del progetto: MPMI min € 100.000, max € 3.000.000 (Iva inclusa), Grandi Imprese min € 500.000 max € 5.000.000 (Iva inclusa)

Tutti gli interventi proposti devono garantire

  • l’immunizzazione degli effetti del clima
  • rispetto dei principi DNSH (Do No Significant Harm) – non arrecare un danno significativo all’ambiente

e devono soddisfare i seguenti requisiti generali:

  • possono riguardare più unità locali della stessa impresa purché localizzate in Piemonte;
  • al momento della presentazione della domanda non devono essere obbligatori per il soggetto richiedente e non devono riguardare interventi necessari a norme dell’Unione già adottate, ai sensi della normativa vigente all’atto della presentazione della domanda;
  • non devono riguardare reti di teleriscaldamento;
  • non devono riguardare attività connesse all’esportazione verso Paesi terzi o Stati membri, vale a dire gli aiuti non devono essere direttamente connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all’attività d’esportazione.

Inoltre, ai sensi dell’art. 6 (Effetto di incentivazione) del Reg. (UE) 651/2014 i soggetti che intendono accedere all’agevolazione devono presentare domanda di contributo prima dell’avvio dei lavori relativi all’investimento.

Costi ammissibili

Sono ammessi a beneficiare dell’agevolazione gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda telematica e che si sostanziano nelle seguenti voci di costo:

  1. fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza; sono comprese le apparecchiature per la riduzione/eliminazione degli impatti ambientali nel rispetto del principio DNSH;
  2. installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi e dei sistemi di accumulo;
  3. opere murarie ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento e/o interventi  di messa in sicurezza degli impianti/edifici oggetto di agevolazione e/o eventuali opere necessarie alla “resa a prova di clima” delle opere finanziate;
  4. sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo, certificazione (es. Diagnosi energetica, Attestato Prestazione Energetica dell’edificio, Certificazione degli impianti, ecc..).

L’Iva è ammissibile in base a quanto previsto dall’art. 64 del Reg. (UE) 2021/1060.

Le fatture o la documentazione di spesa equivalente devono essere intestate al soggetto destinatario finale dell’agevolazione regionale.

Non sono invece ritenuti ammissibili:

  • beni usati oppure beni in leasing;
  • opere murarie generiche o non ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari finanziati nel progetto; 
  • costi relativi a commesse interne o in cui vi siano legami societari o mediante amministratori;
  • acquisto di beni in leasing;
  • beni non direttamente identificabili come legati all’intervento di efficienza energetica/ o produzione di energia da fonti rinnovabili il cui singolo valore sia inferiore a € 500,00;
  • commesse interne o affidate a imprese in cui vi siano legami societari o mediante amministratori con il destinatario finale;
  • spese in economia;
  • mezzi e attrezzature di trasporto, nonché eventuale infrastruttura di ricarica elettrica.

Tipologia ed entità dell’agevolazione

L’incentivazione può coprire fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili dell’investimento e risulta così suddivisa:

Micro e Piccole Imprese:

  1. finanziamento pari almeno al 70% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato per il 70% con fondi regionali a tasso zero e per la quota restante (pari ad almeno il 30%) da fondi bancari;
  2. contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 30% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Medie Imprese:

  1. finanziamento pari almeno al 80% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato per il 70% con fondi regionali a tasso zero e per la quota restante (pari ad almeno il 30%) da fondi bancari;
  2. contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Grandi Imprese:

  1. finanziamento pari almeno al 90% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato per il 70% con fondi regionali a tasso zero e per la quota restante (pari ad almeno il 30%) da fondi bancari;
  2. contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 10% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

La percentuale di contributo per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3c” sono maggiorate di 5 punti.

La quantificazione economica richiesta dal destinatario finale è operata all’atto della concessione da Finpiemonte S.p.A.:

  • per la parte di finanziamento, la quantificazione avviene attraverso l’”Equivalente Sovvenzione Lordo” (ESL), che esprime il valore dell’aiuto concesso e che deve essere considerato per il calcolo delle rispettive soglie a seconda del regime di aiuto utilizzato (nel caso di un finanziamento agevolato, l’ESL non corrisponde all’importo del finanziamento stesso ma al risparmio garantito al destinatario finale dal tasso agevolato rispetto ad un ipotetico tasso di mercato);
  • per la parte di contributo a fondo perduto, la quantificazione coincide con l’importo concesso.

L’ESL ricavata per il finanziamento sommata al contributo a fondo perduto determina il valore dell’aiuto richiesto che deve essere considerato per il calcolo delle rispettive soglie a seconda del regime di aiuto utilizzato.

La tipologia di aiuto di riferimento sono i c.d. Aiuti in esenzione previsti dal Reg. (UE) 651/2014 – artt. 38, 40, 41 e non può essere applicata in misura superiore rispetto alle intensità previste.

Il calcolo dell’aiuto massimo concedibile viene effettuato moltiplicando le percentuali del Reg. 651/2014 per i costi supplementari. In linea generale, i costi supplementari sono calcolati rispetto al costo di impianti convenzionali o di analoghi investimenti che consentano però una minore efficienza energetica e che verosimilmente sarebbero stati realizzati senza aiuto.

Nel caso in cui la quantificazione dell’aiuto di Stato richiesto sia superiore alla soglia applicabile per la tipologia di aiuto scelta verrà operata una riduzione della quota di contributo a fondo perduto

Presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate, in via telematica a partire dalle 9 del giorno 30 marzo 2023 fino alle 12 del giorno 29 settembre 2023.

E’ prevista una procedura valutativa a sportello. Eventuali interruzioni per richiesta di chiarimento e/o integrazioni fanno accedere alla valutazione le domande presentate successivamente.

Lo stanziamento di 91,8 milioni di Euro garantirà una buona copertura della misura.

Fabio Revelant

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