Fondo sociale europeo. Un aiuto per iniziare
di Moreno D’Angelo
l Fondo Sociale Europeo è uno degli strumenti attraverso cui la Regione Piemonte finanzia la filiera. Si tratta di 8,5 milioni di euro da qui al 2020. Un valido aiuto per accompagnare nelle delicate fasi del processo di creazione d’impresa, dalla valutazione del progetto innovativo fino alla stesura del business plan. In Piemonte i servizi di accompagnamento sono forniti dagli incubatori universitari pubblici (I3P del Politecnico di Torino, Enne 3 del Polo di Innovazione di Novara, 2i3T dell’Università degli Studi di Torino). Un quadro di supporto che valuta e incentiva l’attitudine imprenditoriale e le idee alla base della nascente impresa innovativa. Per verificare la validità dell’idea e la sua possibilità di svilupparsi come impresa sono fasi fondamentali la redazione di un business plan, e mirate analisi sul mercato, sulla concorrenza e sui livelli di innovazione. Per questo sono attivi servizi di consulenza e formazione per gli aspiranti imprenditori. Per accompagnare lo sviluppo delle start up è anche importante un’azione di monitoraggio sul fronte degli aspetti fiscali, legali, consulenza lavoro e per accedere a finanziamenti agevolati. La fase operativa prevede anche ulteriori aiuti per poter operare a livello internazionale. Possono beneficiare di tali servizi di consulenza, oltre che i ricercatori accademici, anche soggetti privati con meno di 40 anni e disoccupati residenti in Piemonte promotori di progetti innovativi. Al quadro agevolativo si aggiunge per le start up più innovative nel settore manifatturiero, digitale; nella cultura e turismo, il possibile accesso a un contributo economico forfettario di 4 mila euro, a copertura delle spese di costituzione e delle prime fasi di attività, che sale a 5 mila euro se il progetto imprenditoriale possiede anche contenuti di innovazione sociale. «Oltre a finanziare, con le risorse del Fondo sociale europeo, la creazione di start up innovative, la Regione Piemonte – precisa l’assessora regionale al Lavoro Gianna Pentenero – ha previsto, grazie a uno stanziamento di 250 mila euro, la concessione di contributi a fondo perduto per la copertura finanziaria delle spese di consulenza legate alle attività di comunicazione e marketing delle start up. Si tratta di un modo per andare ulteriormente incontro alle esigenze delle imprese, che, dopo il periodo di incubazione, hanno bisogno di farsi conoscere per decollare. Nella maggior parte dei casi, infatti, queste aziende non hanno risorse da destinare al marketing e rischiano di compromettere gli investimenti legati alla loro creazione. Di qui la necessità di sostenerle anche dopo la loro costituzione, con l’obiettivo di far sì che restino, con i loro prodotti o servizi innovativi, sul territorio regionale».