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A Torino il primo master in Inclusive Design

I servizi digitali, l’accesso a Internet e le tecnologie hanno ormai pervaso ogni aspetto della nostra vita quotidiana, rappresentando strumenti fondamentali per l’accesso a salute, finanza, lavoro, informazione, trasporti, intrattenimento e interazioni sociali. È quindi essenziale che siano accessibili a tutti. Progettare in un’ottica inclusiva non solo stimola la creatività e l’innovazione, ma trasforma il design in una forza motrice per il cambiamento sociale, diventando un catalizzatore di nuove soluzioni. L’attenzione delle aziende verso la digitalizzazione e l’esperienza utente ha portato a un aumento della domanda di figure professionali ibride, capaci di integrare diverse competenze con un approccio orientato all’inclusività e alla sostenibilità. Secondo l’U.S. Bureau of Labor Statistics, la richiesta di User Experience (UX) designer crescerà del 3% annuo fino al 2028. Questo ruolo funge da ponte tra tecnologia, processi aziendali, mercato e necessità degli utenti, progettando esperienze che rispondono ai bisogni reali degli utilizzatori delle tecnologie. Per formare professionisti capaci di rispondere alla crescente domanda di esperti in progettazione inclusiva e accessibile, la Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, in collaborazione con ISTUD Business School, ha lanciato il Master di I livello in User Experience per l’Inclusive Design, con inizio previsto a Torino il 28 ottobre, e con iscrizioni aperte fino al 23 settembre.
“Inclusione e accessibilità non devono essere visti solo come obiettivi auspicabili, ma come prerequisiti fondamentali per il successo di qualsiasi progetto. È essenziale che questi principi vengano integrati nella formazione di ogni designer, attraverso un approccio sistematico che utilizzi strumenti e metodologie specifiche. Tali concetti non vanno considerati solo un arricchimento culturale, ma come elementi indispensabili per il designer moderno,” ha dichiarato a Italian Tech Andrea Di Salvo, Coordinatore del Master e Ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del PoliTo.
Nella UE, circa 80 milioni di persone convivono con una disabilità, e l’accessibilità è fondamentale per garantire loro una piena partecipazione alla vita sociale. La progettazione di servizi e prodotti accessibili richiede competenze multidisciplinari. Il ruolo dello User Experience designer sta acquisendo sempre più importanza anche in Europa, specialmente dopo l’approvazione della Direttiva UE conosciuta come “European Accessibility Act”. A partire dal 28 giugno 2025, tutti gli operatori economici, inclusi produttori, rappresentanti autorizzati, importatori, distributori e fornitori di servizi, dovranno garantire che determinati prodotti e servizi digitali siano accessibili alle persone con disabilità. Questo include servizi bancari, e-commerce, accesso ai media audiovisivi e trasporto passeggeri.
“L’entrata in vigore nel 2025 dell’European Accessibility Act evidenzia la crescente attenzione a questi temi, ma segnali simili arrivano anche dal mercato e dalle aziende. Negli USA, ad esempio, la richiesta di UX Designer cresce del 3% ogni anno. Un dato significativo è che il 67% degli errori di usabilità nei servizi, che causano inefficienze e malfunzionamenti, potrebbe essere evitato se le applicazioni fossero progettate fin dall’inizio con criteri di accessibilità. Questo significa rendere servizi essenziali, come le applicazioni per l’home banking o i servizi di trasporto, accessibili non solo alle persone con disabilità, ma anche a coloro che hanno esigenze particolari, come anziani, neurodiversi o utenti con competenze digitali limitate. Progettare in modo inclusivo migliora l’esperienza utente per tutti, facilitando attività quotidiane come l’uso di assistenti vocali o screen reader, utili non solo per chi ha disabilità visive, ma anche per chi ha le mani occupate in cucina o durante la guida.”
“Un progetto che non considera inclusione e accessibilità,” sottolinea De Salvo, “non solo rischia di essere meno efficace, ma può avere ripercussioni negative a livello economico, gestionale e di sviluppo.”
Nel percorso formativo del Master, un ruolo centrale è giocato dall’esperienza diretta sul campo e dal lavoro con persone che presentano disabilità. Gli studenti collaborano con loro per capire come vivono e come potrebbero utilizzare i prodotti o servizi progettati, identificando difficoltà e barriere, e cercando soluzioni per migliorare la loro esperienza in termini di percezione, comprensione e usabilità.
Durante la prima edizione del Master, gli studenti hanno sviluppato una serie di progetti innovativi in collaborazione con le aziende partner. Tra questi, un’app multicanale per facilitare la spesa alle persone con disabilità visive, e un assistente virtuale per supportare i medici di base, integrando l’uso dell’AI e affrontando questioni etiche relative alla fiducia medico-paziente. Inoltre, è stata progettata un’esperienza digitale per la richiesta di prestiti online, mirata a includere persone in difficoltà economica, e un sistema di prodotti connessi per educare i bambini all’igiene orale in modo divertente e non dipendente dalla tecnologia. Infine, è stata migliorata l’accessibilità di una piattaforma di formazione online, rendendo i contenuti più navigabili e intuitivi.
Il Master è rivolto a laureati in discipline umanistiche (come Lettere e Comunicazione) e progettuali (come Architettura, Ingegneria e Design), offrendo loro le competenze necessarie per avere un impatto positivo nelle aziende fin da subito, con un forte focus sull’inclusività. L’approccio human-centred, fondamentale per la diffusione di prodotti e servizi che rispondono ai bisogni degli utenti, è affiancato dalla Digital transformation e dalle competenze manageriali, formando professionisti completi e pronti ad entrare nel mondo del lavoro, anche grazie allo stage finale. Il coinvolgimento delle aziende partner, come Cottino Social Impact Campus e Triplesense Reply, arricchisce il percorso formativo con progetti reali e consulenza creativa, permettendo agli studenti di applicare le conoscenze acquisite in contesti pratici. Il programma del Master combina teoria e pratica attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari e project work, coprendo processi inclusivi design-driven, trasformazione digitale, metodologie UX e competenze manageriali. È rivolto a neolaureati e giovani professionisti appassionati di digitale e design, pronti a rispondere ai bisogni delle persone più fragili. Le principali opportunità di carriera includono ruoli come UX designer, UX researcher, e consulenti di accessibilità e inclusività in aziende tecnologiche e creative. L’obiettivo è formare professionisti capaci di progettare servizi digitali inclusivi, valorizzando ogni singolarità ed esigenza.
Il Master inizierà il 28 ottobre 2024 e terminerà il 31 luglio 2025, con circa 9 mesi di formazione, di cui 6 in presenza e almeno 3 di stage. Le iscrizioni sono aperte fino al 23 settembre 2024.

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