Startup Africa Roadshow, dal continente nero a Torino
Dall’8 al 13 maggio le 6 startup ugandesi premiate nell’ambito del progetto Next Generation Africa, promosso dall’associazione BeEntrepreneurs e dall’ambasciata ugandese, seguiranno le varie tappe dello Startup Africa Roadshow in programma tra Torino e Milano.
In questo programma le aziende selezionate potranno usufruire di momenti di networking e formazione, incontri sul campo e sessioni di confronto con potenziali investitori, tutte attività cardinali nello sviluppo di una startup.
Il progetto come detto è a cura di BeEntrepreneurs APS, associazione che sostiene le startup più promettenti della cosiddetta Silicon Savannah, l’ecosistema dell’innovazione composto da Kenya, Uganda, Tanzania e Rwanda che ha già visto investimenti per 700 milioni di dollari.
Avviata nel 2017 come progetto Startup Africa Roadtrip, l’attività dell’associazione BeEntrepreneurs APS a oggi può contare sul contributo di 40 volontari italiani under 35, 5 programmi di formazione scaturiti da altrettante call for innovators alimentati da un database da oltre 1500 startup, più di 80 team imprenditoriali formati e un network con più di 100 stakeholders.
Così commenta Andrea Censoni, fondatore dell’associazione:
“Parliamo di un continente che nel giro di qualche anno rappresenterà il futuro. Per venture e business angel è un’opportunità incredibile anche se è un ecosistema in una fase ancora embrionale.
Startup Africa Roadshow è il punto di arrivo di un percorso iniziato a giugno dello scorso anno con una call per startup basate in Africa orientale in cui abbiamo ricevuto 305 application.
Sono tutti progetti molto interessanti che meritano un approfondimento e che vanno letti e analizzati nel contesto locale dell’Uganda, dove la popolazione locale (70 milioni di abitanti) per il 90% vive in zone rurali e villaggi. A legare questi progetti sono sicuramente la sostenibilità e l’impatto sulla comunità.
A distanza di 2 anni dal primo Roadshow, annullato a causa della situazione pandemica, il nostro gruppo è ancora più unito che mai. La motivazione che ci spinge è data da una missione ambiziosa: raccontare e portare testimonianza che, proprio attraverso l’innovazione, sono possibili nuove forme di cooperazione e collaborazione internazionale tra Europa e Africa.”
In tali termini si è invece espresso l’ambasciatore italiano in Uganda Massimiliano Mazzanti:
“Formazione, innovazione e partnership internazionali sono cruciali per affrontare le sfide del futuro, a maggior ragione in un Paese giovane come l’Uganda. La collaborazione tra giovani italiani e ugandesi nell’ambito del progetto rafforza la conoscenza reciproca e la storica amicizia che lega i nostri Paesi.”
Tra le imprese più interessanti in questa edizione spiccano Kimuli Fashionability, società ugandese ad impatto sociale che coniuga la sfida del riciclo dei rifiuti plastici con il sostegno di 102 collaboratori con disabilità, oltre a Phy2App, app per semplificare le transazioni tra i produttori agricoli locali ed i potenziali clienti finali e Zofi Cash, piattaforma di pagamenti che permette ai lavoratori dipendenti di ottenere un anticipo sullo stipendio mensile, necessità molto diffusa in Uganda.
Edoardo Valle